“Tutti gli ospedali d’Italia devono approfittare di questo periodo per prepararsi a fronteggiare il nuovo coronavirus, non solo il Sacco e lo Spallanzani, che sono strutture perfettamente attrezzate“. Parola dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, professore ordinario di Igiene dell’Università di Pisa, parlando con l’Adnkronos Salute del focolaio di Covid-19 emerso in Lombardia, con al momento sei casi confermati. “La situazione è da tenere strettamente sotto controllo“, aggiunge l’esperto.
Nuove misure quarantena
Dopo la riunione mattutina del comitato tecnico scientifico che ha approfondito le segnalazioni di nuovi casi di coronavirus Covid-19 nel lodigiano, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha provveduto ad emanare una nuova ordinanza che “prevede misure di isolamento quarantenario obbligatorio per i contatti stretti con un caso risultato positivo. Inoltre – riferisce il ministero – dispone la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali”.
“Abbiamo adottato – afferma il premier Conte – in pieno accordo con il ministro della Salute Roberto Speranza e con tutti gli altri ministri, una linea di massima prudenza e precauzione. Questo ci consente anche di scacciare via qualsiasi allarmismo, qualsiasi panico“. “Dovete fidarvi – prosegue – di quelle che sono le indicazioni ufficiali del ministero della Salute, perché abbiamo un comitato tecnico-scientifico che ci offre la base tecnica di valutazione e ovviamente un attimo dopo adottiamo tutte le iniziative e le precauzioni, anche sul piano politico, che sono necessarie per la popolazione. Non è necessario discostarsi da quelle e adottarne altre, perché siamo già al livello della massima precauzione“, spiega.
“Adesso – afferma ancora Conte – c’è questa questione che ci occupa i pensieri. Si è appena riunito il Comitato tecnico-scientifico istituito dal ministro della Salute Roberto Speranza. Abbiamo certificato questi tre nuovi casi di coronavirus nel Lodigiano“. “Il ministro – prosegue – ha appena adottato, credo sia stata resa pubblica poco fa, una nuova ordinanza, che dispone il trattamento di isolamento, la quarantena obbligatoria per tutte le persone che sono venute a contatto con questi pazienti certificati positivi“.
“E ha predisposto inoltre – continua Conte – quella che è la sorveglianza attiva, quindi un trattamento con costante contatto con i medici, ma con la possibilità di una domiciliazione fiduciaria, per tutti coloro che negli ultimi 14 giorni sono stati in aree a rischio. Continuiamo a mantenere altissima la linea della precauzione“.
“Continuiamo a seguire tutti questi casi e a fare tutti gli accertamenti del caso, anche per ricostruire con attenzione quelli che sono stati i percorsi di questi tre pazienti nel Lodigiano, in modo da intervenire tempestivamente“, aggiunge il premier.
Le aree a rischio “le definisce con aggiornamento costante l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Quindi, non qualsiasi area della Cina, ma quelle che sono considerate aree a rischio“, conclude Conte. Non precisando però, come si può essere certi dell’assenza di rischio in zone non ancora divenute rischiose ma con potenziali focolai di contagio.